Last Updated on 29 Marzo 2021 by Paolo

Grandissima soddisfazione nel vedere la fioritura di questa orchidea generalmente considerata di difficile gestione ma che in realtà, con le dovute accortezze, è semplice da coltivare come qualsiasi altra pianta (per questo ringrazio chi mi ha dato le giuste informazioni evitandomi danni catastrofici).

Iniziamo con il dire che il suo ambiente naturale si colloca sulle montagne di Cina, Giappone, Corea e Russia dove vive ad altitudini prossime ai 1500m, esposta al sole e con un fortissimo apporto di acqua con bassissimo contenuto di sali minerali.

Ho cercato di simulare il suo ambiente piantando i 2 bulbi (più o meno delle dimensioni di un seme di oliva) in un mix 50% torba bionda di sfagno acido + 50% perlite in vaso di terracotta non smaltato inserito in un sottovaso bianco di polistirolo (per evitare il riscaldamento del vaso quando esposto al sole) alto poco più della metà del vaso pieno di acqua demineralizzata (conduttività 8/10 µS); l’esposizione è forzatamente ad EST quindi riceve la luce diretta del sole dall’alba fino alle 13:00 circa. Nessuna fertilizzazione.

I bulbi hanno impiegato ben due mesi dal loro inserimento in vaso fino allo spuntare del primo germoglio e, a dire la verità, ero sicuro che non sarebbe mai spuntato nulla. Dopo qualche settimana entrambe le piantine vennero estirpate da un probabile merlo in cerca di qualcosa di buono tra le fibre dello sfagno e fui costretto a ripiantarle contornandole però con dei spiedini di legno piantati nel vaso con le punte verso l’alto. Sembra che questa tecnica abbia aiutato a non avere più merli curiosi 😉

Lo sviluppo della pianta è comunque molto lento, a fine giugno è alta circa 5cm con foglie lunghe circa 10cm ed all’interno della foglia più giovane si inizia a notare uno scapo

Pecteilis radiata
Pecteilis radiata 30/06/2020

dopo circa una settimana lo scapo è ben più evidente e si iniziano a vedere abbozzi di boccioli

dopo un solo giorno lo scapo è sempre più lungo, i boccioli sono sempre più evidenti ed il colore bianco dei tepali inizia a comparire

Sono passati altri 3 giorni e mentre lo scapo continua ad allungarsi, i boccioli iniziano a separarsi e differenziarsi

Dopo 4 giorni lo scapo continua il suo allungamento, i boccioli continuano a separarsi ma si iniziano a vedere segni sempre più gravi di sofferenza delle foglie. Il caldo eccessivo sta purtroppo facendo sentire il suo effetto. Non dimentichiamo che la pianta proviene da zone di montagna e cresce nella fascia intorno ai 1500m, sicuramente molto più fresca della campagna Romana dove attualmente la sto coltivando…

Sono trascorsi altri 12 giorni , finalmente il primo fiore è completamente aperto e con mia grandissima sorpresa mi rendo conto che è una forma pelorica e ‘alba’ (notare i sepali bianchi). Queste due caratteristiche fanno si che la Pecteilis in questione sia da considerarsi Pecteilis radiata ‘Hisyo’. I segni di caldo eccessivo sono sempre più evidenti.

Alla fine dei conti, dal primo avvistamento dello scapo floreale all’apertura completa del primo fiore (manca ancora la fase di resupinazione, chissà se la farà) sono trascorsi 26 giorni, non pochi.

Pecteilis radiata ‘Hisyo’ 28/07/2020 – Aspetto finale

Aggiornamento del 9/8/2020

Sono trascorsi circa 15 giorni dall’apertura del primo fiore che, forse per via del caldo eccessivo, ha iniziato a deperire. Gli altri fiori sono in salute.

Aggiornamento del 4/11/2020

Ormai la porzione epigea della pianta è completamente secca, ho provveduto alla ricerca di eventuali nuovi bulbi e ne ho trovati ben 3 (tutti nella zona della pianta che aveva fiorito, quella che non era riuscita a sviluppare completamente non ne ha generato nessuno) che ho messo a dimora in torba leggermente umida sfagno umido e perlite posati su un fianco e ricoperti da uno strato di 1 cm di torba. Ho posto una rete a maglie fitte sulla superficie del vaso per evitare che i merli spilucchino la torba lo sfagno 😉