Last Updated on 19 Agosto 2021 by Paolo

Bletilla striata f. albomarginata

Note generali

Bletilla striata, per la prima volta descritta da Thunberg nel 1784 con il nome di Limodorum striatum, vive in natura lungo pendii erbosi con substrato fortemente drenante a causa della elevata presenza di sabbia. I luoghi di origine sono il Giappone, la Cina, la Corea. 

Durante gli ultimi anni sono state selezionate alcune varietà con diversi colori del fiore o con foglie bordate di bianco.

E’ una pianta molto rustica e resistente, adatta anche alla coltivazione da parte dei principianti.

Rinvaso, substrato e fertilizzazione

Bletilla striata necessita di un terreno ben drenante ma nel contempo ricco di nutrienti. L’eccesso di acqua è il suo peggior nemico. Assicurarsi che i fori di drenaggio del vaso siano adeguati e sempre liberi.

Rinvasare quando lo spazio nel vaso non è più disponibile o quando il substrato inizia a deperire. Il periodo migliore è novembre/dicembre. In questa occasione è possibile dividere i rizomi per piantarli in vasi separati. Non utilizzare mai vasi troppo piccoli per lasciare spazio allo sviluppo del rizoma.

Ho da poco iniziato ad utilizzare un mix 50% terra di giardino e 50% pomice a grana media che permette una buona umidità intorno alle radici senza causare ristagni. I risultati di questo mix li vedremo alla fine del corrente ciclo vegetativo.

Probabilmente a causa della sua rapidissima crescita (passiamo dal germoglio al fiore in meno di 60 giorni), necessita di una buona fertilizzazione con prodotti ad elevato contenuto di azoto. Negli ultimi due anni ho utilizzato uno stallatico venduto sotto forma di pellet composto da letame di cavallo che distribuisco sulla superficie del vaso (fortunatamente queste piante non sono da interno perché l’odore non è certo dei migliori) così che l’acqua delle bagnature lo possa distribuire nel substrato.

Dopo la caduta dei fiori è molto importante continuare ad irrigare e fertilizzare con regolarità la pianta per favorire un buono sviluppo del rizoma, si interromperà gradualmente quando le foglie inizieranno a seccare.

Esposizione

Durante il periodo che intercorre tra la caduta delle foglie e l’uscita dei nuovi germogli (normalmente da ottobre a febbraio) il vaso dovrebbe essere tenuto asciutto e riparato dalle piogge.

Dallo spuntare del germoglio fino alla perdita delle foglie pieno sole ad esclusione delle ore centrali.

E’ molto resistente al freddo e riesce a sopportare diversi gradi al di sotto dello zero. 

Irrigazione

Bagnare solamente durante il periodo vegetativo utilizzando normale acqua di rubinetto quando la terra è asciutta ma prima che diventi secca.

Non sembra essere una pianta particolarmente esigente per quanto riguarda la durezza dell’acqua. Ho provato ad irrigare con acque con differenti concentrazioni di sali (conduttività da 25µS fino a 1400µS) senza notare particolari problemi di sviluppo.

Malattie

Fino ad ora gli unici problemi incontrati sono stati relativi ad attacchi di afidi sullo scapo floreale. Ho rimosso lo scapo ed ho risolto il problema, preferisco evitare nei limiti del possibile veleni.

I germogli appena spuntati sono sensibili all’eccesso di umidità se in ambienti con scarsa circolazione di aria.